In un mondo che cambia velocemente, ci sono mestieri che, pur affondando le radici in una tradizione millenaria, sono più attuali che mai. Uno di questi è quello del marmista. Non si tratta solo di scolpire la pietra: significa dare forma agli spazi in cui viviamo, contribuire a progetti architettonici di eccellenza, lavorare con materiali naturali che uniscono bellezza, sostenibilità e innovazione.
Eppure, oggi i laboratori artigiani del marmo faticano a trovare personale formato. Il ricambio generazionale è urgente, e la mancanza di figure professionali qualificate rischia di rallentare l’attività di un intero distretto produttivo: quello veronese, tra i più importanti al mondo per la lavorazione della pietra naturale. Oltre 700 imprese, 4.000 addetti e una fiera internazionale come Marmomac testimoniano la forza e la rilevanza di questo settore, che esporta know-how e prodotti in tutto il mondo.
Per chi ama lavorare con le mani ma anche con la testa, per chi sogna un mestiere concreto e creativo, per chi cerca un percorso formativo che apra davvero le porte al mondo del lavoro, esiste una scuola che può fare la differenza: la Scuola del Marmo, presso l’Istituto Salesiano San Zeno di Verona, che ha sede a Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Il corso di "Tecnico per la valorizzazione e l’automazione del marmo" è un percorso quadriennale di formazione professionale, gratuito e riconosciuto dalla Regione Veneto, che unisce competenze artigianali e tecnologie di ultima generazione. Un mix perfetto per preparare figure professionali capaci di affrontare le sfide dell’industria 4.0 nel settore del marmo.
Immagina un lavoro dove la materia prende forma grazie alle mani preparate e competenti di una persona, che ogni giorno contribuisce a creare qualcosa di eterno, bello da vedere e utile da vivere. Questa persona è il marmista: un artigiano evoluto, capace di unire manualità e innovazione, precisione tecnica e gusto estetico, sostenibilità e architettura.
Il percorso professionale della Scuola del Marmo di Sant’Ambrogio è all’avanguardia, ed è fortemente collegato al mondo del lavoro, pensato per preparare i giovani ai mestieri più richiesti nel nostro settore.
Due gli indirizzi disponibili:
Operatore meccanico su macchine CNC: per chi è affascinato dalla precisione e dalla tecnologia.
Operatore delle lavorazioni artistiche: per chi vuole esprimere la propria creatività scolpendo la pietra.
Durante il percorso, gli studenti acquisiscono competenze nell’uso di software per la progettazione e macchinari CNC per la lavorazione della pietra. Imparano a riconoscere le caratteristiche dei diversi materiali, a leggere i progetti architettonici, a gestire la sicurezza sul lavoro e a lavorare in team.
Tutte competenze richieste oggi da aziende del settore lapideo, pronte ad accogliere giovani motivati e preparati. Non a caso, al termine del percorso formativo, i tassi di occupazione sono tra i più alti rispetto ad altri indirizzi scolastici.
Il percorso formativo prevede una qualifica triennale riconosciuta a livello europeo (EQF 3) e un eventuale quarto anno per ottenere il diploma professionale.
Ciò che rende questo corso speciale è il forte legame con le imprese del territorio: i ragazzi e le ragazze imparano non solo in aula ma anche nei laboratori attrezzati, e grazie agli stage formativi, possono mettere subito in pratica le competenze acquisite, entrando in contatto diretto con le aziende del distretto. Molti studenti trovano lavoro ancor prima di diplomarsi.
Diventare marmista oggi significa partecipare a un settore che evolve rapidamente, significa collaborare alla trasformazione industriale, dove la sostenibilità è diventata un valore concreto e quotidiano. I professionisti della pietra sono oggi protagonisti di progetti green, recupero ambientale, economia circolare e design contemporaneo. Lavorano in aziende che esportano in tutto il mondo e che sviluppano soluzioni innovative per il riuso degli scarti o contribuiscono al recupero ambientale delle cave.
Lavorare nel marmo significa entrare in un settore in continua evoluzione. Significa contribuire con il proprio lavoro a progetti importanti, talvolta internazionali, e portare avanti un patrimonio culturale ed economico che ci invidia tutto il mondo. Lavorare nel marmo vuol dire portare bellezza nei progetti architettonici, contribuire alla durabilità degli spazi e dare forma a materiali che raccontano la storia della Terra. Ma soprattutto significa lasciare un segno, nelle città, nelle case, nella vita delle persone.
Come Consorzio, sosteniamo da sempre la formazione come chiave per il futuro. E collaboriamo attivamente con la Scuola del Marmo, offrendo occasioni di stage, visite aziendali e percorsi di orientamento. Perché crediamo che investire sui giovani significhi garantire continuità e innovazione al nostro settore.
Per questo, come Consorzio Marmisti della Valpantena, sosteniamo con convinzione il percorso dell’Istituto Salesiano San Zeno. Vogliamo incoraggiare le famiglie e i ragazzi a considerare questa strada come una vera opportunità di futuro.
Siamo a tua disposizione, di seguito trovi i nostri recapiti.
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